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Chi incontra questo blog, potrebbe andare anche a vedere
http://artesingolaresostantivofemminile.wordpress.com
dove da anni vengono trascritti contributi sull’arte miei e anche di amiche che scrivono in modo molto più interessante di me, andateci!


E' in questo libro-luogo così immateriale e virtuale che cercherò di essere assolutamente disponibile a esprimermi e a fissare certe cose che amo ricordare ed il fatto che quasi nessuno entrerà in questo mio spazio mi da un senso di estrema libertà e privatezza insieme...che strano modo per scrivere un diario o uno strano book notes.. quindi en avant!
Della mia vita poche cose ma forti: una infanzia raffinata, in mezzo all'arte e al "bello" in tutti i sensi a cominciare da mio padre, il pittore Primo Conti che ha attraversato l'arte del '900 partecipando da ragazzino al secondo gruppo dei futuristi italiani, la mummy, Munda Cripps discendente da una nobile e famosa famiglia di statisti inglesi (da lord Charles Caning, uno dei primi viceré delle Indie, a sir Richard Stafford Cripps, unico e grande ideologo laburista della famiglia, ambasciatore in Russia, lord cancelliere dello scacchiere con il governo Churchill, soprattutto grande amico personale di Gandhi e mediatore per la indipendenza indiana dagli inglesi), mia sorella Maria Novella, anche lei artista di straordinaria sensibilità: ho avuto così esempi importanti e diversificati, ho imparato quotidianamente a raffinare la mia sensibilità. Poi una giovinezza tormentata, seducente, con tanti viaggi-fuga a Napoli dagli amati zii. A ventitré anni il mio primo matrimonio con Bibi (Guglielmo), al quale sono tutt'ora legata da grandissimo affetto: una breve, intensa e bellissima storia, anche se sicuramente per me prematura: nemmeno la gioia per la nascita di Stefano e di Carlotta ha infatti impedito la nostra separazione, forse anche per una sorta di presentimento che sentivo pressante in me, quello di dovere fare tante cose al di la di essere una moglie e una madre. Dopo anni movimentati, l'incontro con Giancarlo, lo speciale compagno del mio destino, e la nostra intesa così forte, libera, integrata dal il suo essere architetto e il mio occuparmi della allora nuovissima video arte, la felicità dell'arrivo dei tre nuovi bambini: Matteo, Agostino e Allegra, dare tre fratellini ai miei due primi figli, é stata una immensa ricchezza di vita: cinque figli tutti molto speciali, ognuno dei quali é tutt'ora, a seconda dei momenti, "il mio preferito". Ora tutti hanno la propria vita e le proprie passioni, chi nella fisica matematica, chi nella creatività della grafica con il computer, chi è musicista di percussioni e avvocato, chi biologo, e ciascuno ha la propria famiglia, ora ci sono anche Caterina, Matilde, Germana, Teo, Silvio, Cristina e i nove nipoti: Marina, Francesco, Agostino jr. Bernardo, Camilla, Damiano, Michele, Pietro, Giordano. Per ora.
Un capitolo importante e incisivo per me é stato creare lo studio di produzione di videoarte, nel 1973: l'art/tapes/22, a Firenze in via Ricasoli 22, con Alberto Pirelli, Carmine Fornari e Lello Carazziari come primi operatori, il supporto di Ellen Puccinelli, Andrea Daninos e infine l’importantissima permanenza di Bill Viola con noi a Firenze per tre anni e la sua partecipazione attiva sia tecnica che culturale. Cominciano così lunghi anni di amicizia fraterna tutt'ora viva e fondamentale con lui, con Kira e i loro figli. Fondamentale per questa storia, per la mia vita tutta, é stata l'amicizia con tutti gli amici che sono entrati nella mia vita per rimanervi, Fulvio Salvadori, Adelina e Egon Von Fuerstenberg, Piccia Boselli e Luciana Majoni ad esempio e gli artisti con le loro famiglie: Daniel Buren e Chantal, Jannis Kounellis con Michelle, Alighiero Boetti com Anne Marie e con Matteo e Agata, Mario e Marisa Merz con Bea, Gilberto Zorio, Giuseppe Chiari, Maurizio Nannucci, Joseph Kosuth, Dan Graham, Dara Birnbhaum, Vito Acconci, Gino de Dominicis, Marco Bagnoli, Michelangelo e Maria Pistoletto, Giulio Paolini con Anna, Adelina e Egon von Fuerstenberg, Germano Celant, Ida Gianelli, Achille e Anna Maria Bonito Oliva, Andy Warhol, Graziella Lonardi, Bruno e Eliana Corà, Ileana Sonabend con Michael e Antonio, Leo Castelli (con le gallerie Sonnabend e Castelli avevo anche una sorta di accordo di collaborazione lavorativa che mi dava l'accesso alla produzione di video con gli artisti legati alle loro gallerie) e David A. Ross, Charlemagne Palestine, Phil Glass, Andy Warhol, Peggy Gale con Michael Snow, e via via ancora e ancora, alcuni scomparsi, altri sempre presenti..
Finita l'esperienza della produzione dei video d'artista, nel 1978, arriva la mia partecipazione all'Asac (Archivio delle arti contemporanee della Biennale di Venezia) istituzione alla quale avevo passato la produzione delle opere di video arte prodotte, non potendo più sostenere il peso economico dell'operazione, e qui l'incontro con Wladimiro Dorigo, Angelo Bacci, Paolo Cardazzo, Michele Sambin, altri amici veri e In questo periodo invito Marshal Mac Luhan a Venezia per un seminario sulla video o arte.
Poi la creazione della casa editrice "Hopeful Monster" con Giancarlo, Stefano, Matteo, Nino e Bea.
Nel 1987 la scomparsa di Giancarlo, così dura e dolorosa per sempre, porta ad anni molto difficili per me e per i miei figli, anni che superiamo tutti insieme, faticosamente ma sempre con la frase di Giancarlo nel cuore "en avant".
Poi l’incontro il mio attuale compagno, Giovanni con il quale affrontiamo le difficoltà, le gioie e anche la scommessa di intraprendere una vita a due contro una solitudine difficile, noi così diversi in tutto, in un'età già importante....
Si arriva alla stesura del mio libro, "Tra Firenze e Santa Teresa, '73/'87, dentro le quinte dell'arte, art/tapes/22", una testimonianza degli anni di art/tapes/22, sollecitata dall'amico Daniel, corredata dalle foto-documento di Gianni Melotti, testimone oculare dell'intero magico periodo, e pubblicato nel 2003 dall'editore-amico Paolo Cardazzo "Il Cavallino", Venezia. Nel 2009 il libro sarà ampliato tradotto e ristampato a Los Angeles dall’UAM, per la mostra “art/tspes/22” all’University Art Museum di Long Beach, sponsorizzato dalla Getty Foundation.
E ancora la nascita dell'associazione artefacrory 41.14, qui a Procida, con Marco, Vanessa, Maurizio, Manuela e Giovanni, in seguito anche Adam e Donatella, il progetto sulla gestualità con Fabbrica Europa di Firenze diretta dall'amica Maurizia Settembri.
Mille cose fatte, una vita piena di grandi gioie e immensi dolori: il più grande in assoluto la scomparsa precoce, assurda, improvvisa di Giancarlo, questo disorientamento, questo grande ingiusto abbandono che ancora mi porto dentro anche nei momenti di rara felicità e che ancora si portano dentro i suoi tre figli, anzi tutti e cinque i figli..
Forse da qui la mia necessità di cercare una dimensiome spirituale, una ricerca difficile, a volte volutamente cieca, caparbia, una speranza alimentata da paure, solitudini profonde, luci e molte oscurità.
Da dieci anni ormai vivo con Giovanni, con Gioconda, la mia bassotta nana, e con Gelsomino, un meticcio simile a un setter, due cani dolcissimi e fondamentali amici per noi. Viviamo a Procida, nel palazzo settecentesco dei Pescarolo, una una piccola casa in mezzo a un giardino di agrumi e di profumate dature. Amo questa semplice isola, ancora lontana dal lusso e dalle mode ma vicinissima a Napoli che rimane per me la città del cuore. Non posso prescindere la mia infanzia e la mia prima giovinezza dall’amore dei miei genitori e di mia sorella e dal calore di zia Rita, zio Beppe, di Cinci, di Patrizia, di Bibi, soprattutto dallo speciale sodalizio con Giancarlo. Tutte persone per me preziose e quasi tutte scomparse.
Della mia Firenze ho nostalgia solo raramente, mi mancano sicuramente le sue atmosfere primaverili rosate e tiepide, gli echi della mia infanzia e giovinezza, ma sento soprattutto la mancanza delle persone, degli amici. La città in sé mi sembra troppo turistica, non interessante culturalmente, sciupata nella sua peculiare dimensione di raffinatezza per la quale era tanto amata dagli stranieri nel secolo scorso: ora é un ammasso di pizzerie, brutti negozi di moda estremamente volgari, gente presuntuosa e poca cultura vera, che é poi sempre quella rivolta al futuro: così ho scelto una sorta di esilio qui in questa micro isola dove spesso ci vengono a trovare, oltre a i figli con i nipotini (un po' alla volta per motivi di spazio), gli amici di sempre ma dove ne ho anche incontrato altri importanti.
Raramente ma con gioia partiamo per Jarcy per stare dagli amici Buren, o per Londra per andare da mia sorella Maria Novella, o ancora per New York da Nini Guatti. Spero di poter continuare a lungo a fare questi percorsi verso altre città e verso le persone che amo.
Questo riassunto così concentrato è solo una premessa alle cose che scriverò in questo spazio virtuale ma già concretissimo, é come una sorta di riconoscimento perché sia possibile agli amici e a chi non mi conosce, di comprendere meglio.

Nel novembre 2010 ho aperto un blog “al femminile”
ARTE = SINGOLARE SOSTANTIVO FEMMINILE
ART =ART SINGULAR FEMININE NOUN
“http//artsingolaresostantivofemminile.wordpress.com”


maria gloria

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