piccolo testo sulla video arte


....“l' evoluzione che la video arte a portato nel modo di fare arte non può non avere effetti profondi sul vecchio sistema di organizzazione economica che lega l’artista alla galleria attraverso la vendita al privato (e la tesaurizzazione) e che assicura all’opera una circolazione attraverso la riproduzione (cataloghi, musei, mostre) dilazionata nel tempo. Tale meccanismo risulta nel nostro caso del tutto superato, una volta che il mezzo di riproduzione (cinema video o fotografia) diviene direttamente il mezzo di produzione. Nella video arte questo azzeramento della separazione tra produzione e riproduzione diventa totale. La scrittura dell’opera dell’era elettronica si esprime e si realizza attraverso il monitor, la televisione, il web. La sua caratteristica è la simultaneità […]. Chi sceglie di esprimersi con il mezzo elettronico o digitale non può fare a meno di confrontarsi con le pecularietà del mezzo stesso. L’artista è giunto dinanzi alla telecamera attraverso un lungo lavoro di analisi sull' l’arte contemporanea e del sistema artistico. Nel corso di questa ricerca varie espressioni/tecniche della storia dell'arte sono state progressivamente eliminate dalla produzione della nuova opera, la video arte, così che al termine dell'analisi l’artista si è ritrovato solo con la propria idea, l’intenzione. […]. L’artista che usa il videotape riassume in sé tutta una serie di contraddizioni che vengono poste in essere una volta che egli si pone dinanzi alla telecamera. Queste contraddizioni rendono assai problematica la circolazione o la diffusione delle opere video: gallerie, musei, canali televisivi o piuttosto web sites?.”